Sao Tome e Principe
Stato composto dall’arcipelago delle due isole omonime del Golfo di Guinea, al largo delle coste del Gabon. Raggiunta nel 1469-71 dai portoghesi che vi impiantarono la coltivazione della canna da zucchero con manodopera schiava, fu poi tappa nella tratta negriera verso le Americhe. Dal 19° sec. vi si coltivarono caffè e cacao su larga scala. A metà Novecento, lo sfruttamento intensivo della manodopera e le politiche fondiarie causarono malessere sociale diffuso e disordini duramente repressi (1953). Il Movimento de libertação de São Tomé e Príncipe guidò la rivendicazione indipendentista, che nel 1975 condusse all’indipendenza dal Portogallo, instaurò un regime afro-marxista, trasformatosi nel 1990 in una democrazia pluripartitica. Corruzione e iniqua distribuzione delle risorse petrolifere sono state alla base dell’instabilità politica sfociata nel 2003 in un golpe militare, poi rientrato attraverso un accordo fra le parti. Un nuovo tentativo di colpo di stato è stato denunciato nel 2009.