Nathan Levi, Sara
Patriota (Pesaro 1819 - Roma 1882). Nata in una famiglia di commercianti, rimase ancora bambina orfana di madre e, giovanissima, nel 1836, sposò il finanziere tedesco Mayer Moses Nathan. Nel 1837, a Londra, dove si era trasferita con il marito, entrò in contatto con gli esuli italiani e strinse una profonda amicizia con Mazzini, diventando attiva sostenitrice delle sue idee e delle sue iniziative. Rientrò in Italia nel 1859 alla morte del marito, ma, malvista dalle autorità per la sua militanza nel Partito d’azione, si trasferì in Svizzera con i suoi dodici figli (il quinto, Ernesto, nato nel 1845, sarebbe divenuto gran maestro della massoneria e sindaco di Roma). Nella sua casa di Lugano, villa «La Tanzina», accolse molti esponenti dell’opposizione democratica in esilio. Vi soggiornò a lungo lo stesso Mazzini – morto nel 1872 a Pisa nella casa di Janet (Giannetta) Nathan Rosselli, figlia di Sara. Cattaneo, Quadrio, Bertani e i coniugi Mario furono tra i suoi più cari amici. Impegnata nella vita politica e culturale, nel 1871 si trasferì a Roma dove si dedicò a numerose iniziative filantropiche e sociali: fondò circoli mazziniani e società di mutuo soccorso, e aprì una scuola intitolata a Mazzini.