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SARTENA

di Antonio Renato Toniolo - Enciclopedia Italiana (1936)
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SARTENA (A. T., 29 bis)

Antonio Renato Toniolo

Città della Corsica, capoluogo di circondario, situata nella parte SO. dell'isola, a m. 299 s. m., a 85 km. da Ajaccio, sul lato sinistro della valle del fiume Rizzanese, il quale sfocia nell'ampio Golfo di Valinco. Sartena (ab. 6445) è costruita ad anfiteatro con vie strette e sovrapposte e vicoli a scalinata, sul fianco di un'altura, da cui si domina la valle del Rizzanese e il Golfo di Valinco. Nel 1583 la città fu presa e saccheggiata dai barbareschi d'Algeria e i pirati vi tornarono nel 1732. Dal 1830 al 1840 i due quartieri di Borgo e di S. Anna, in cui è divisa la città, furono in aspra lotta fra loro con numerosi eccidî; anche oggi vi si conserva la tradizione della "vendetta". Il suo porto è Propriano (ab. 2100), a 11 km., sul Golfo di Valinco. Il territorio del circondario occupa tutta la parte meridionale dell'isola, ed è essenzialmente montuoso stendendosi attraverso le catene cristalline del M. Incudine (m. 2136) e delle Montagne di Cagna (m. 1315).

Data la povertà del suolo siliceo, molta parte di questo territorio è occupato dal bosco ceduo di leccio e di sughero, specie nel versante orientale verso Porto Vecchio, e da pascoli magri sulle alte creste montuose; mentre nei tratti più fertili si stende il castagno. Le colture sono limitate a strette zone presso i centri abitati, con viti, frutteti e olivi, numerosi questi ultimi presso Bonifacio.

Questa parte dell'isola è stata colonizzata in tempi preistorici, come lo attestano i numerosi menhir e i dolmen, fra i quali ultimi celebre quello di Fontanaccia, a sud-ovest della città, presso la punta di Cauria, il migliore e più conservato della Corsica. Dopo la colonizzazione cartaginese e romana, la regione visse con regime feudale, sotto Pisa e Genova, ma solo dal sec. XVI si hanno notizie delle sue pievi. Oggi il circondario di Sartena conta 8 cantoni, 47 comuni e 51.000 abitanti.

Sartena ha servizî di auto pubbliche per Bonifacio (km. 49) e Porto Vecchio (km. 77); per Solenzara (km. 76), attraverso la Foresta e il Colle di Bavella (m. 1240), fino alla stazione ferroviaria di Ghisonaccia e per Ajaccio (km. 85).

Bibl.: La Corse, Guide illustré Hachette, Parigi 1925; A. Albitreccia, La Corse, Parigi 1933.

Vedi anche
Bonifacio Cittadina portuale della Corsica (2700 ab. circa), costruita sulle alte falesie prospicienti il Golfo di Bonifacio, un braccio di mare lungo 1500 m e largo 100 che s’insinua nella costa meridionale della Corsica. Lavorazione del sughero e del corallo. Intenso il movimento turistico.  ● Secondo la tradizione, ... Corsica (fr. Corse) Isola del Mediterraneo occidentale (8680 km2 con 279.600 ab. nel 2006), appartenente alla Francia, di cui costituisce una regione (capoluogo Ajaccio) divisa in due dipartimenti Corse-du-Sud (Ajaccio) e Haute-Corse (Bastia). Amministrativamente autonoma dal 1982, con una propria Assemblea ... Pasquale Pàoli Pàoli, Pasquale. - Patriota còrso (Stretta di Morosaglia, Bastia, 1725 - Londra 1807). Guidò la lotta per l'indipendenza della Corsica da Genova (1755). Esule dopo l'intervento dei francesi, cui era stata ceduta l'isola (1769), Paoli, Pasquale, rimpatriato dopo la Rivoluzione francese, fece approvare ... pirata Chi percorre il mare per assalire e depredare a proprio esclusivo beneficio navi di qualunque nazionalità, il loro carico e le persone imbarcate, contro ogni norma di diritto nazionale e internazionale (diverso perciò, sotto l'aspetto giuridico, dal corsaro, operante su autorizzazione e a beneficio di ...
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