SCHALL von Bell, Johann Adam
Nato il 1° maggio 1592 a Colonia, morto il 15 agosto 1666. Studiò in patria e nel 1608, a Roma, nel Collegio Germanico; nel 1611 entrò nella Compagnia di Gesù. A sua richiesta, fu mandato nelle missioni nel 1617, appena ordinato sacerdote. Destinato alla Cina, arrivò a Macao nel 1619, e a Pechino a principio del 1623. Ivi dimorò sino alla sua morte (eccetto tre anni, 1627-1630, passati a Singan fu nello Shen si), esercitandovi la sua opera di missionario, grazie al suo ufficio di astronomo alla corte imperiale. Salito a grande autorità presso l'imperatore Chung-cheng, l'ultimo dei Ming, fu travolto nella caduta di questa dinastia (1644), ma riuscì a salvare dalla rovina la missione di Pechino. Di nuovo in favore sotto la dinastia Manciù, fu nominato direttore dell'ufficio astronomico e mandarino di prima classe, e trattato con grande familiarità dall'imperatore Shung-chih. Dopo la morte di questo (1661), perseguitato dall'invidia dell'astronomo maomettano Yang Kuang-hsien, fu processato insieme con altri e condannato a morte. Ma alcuni fenomeni straordinarî (l'apparizione d'una cometa, un terremoto, ecc.) accaduti subito dopo l'emanazione della sentenza (aprile 1665) e interpretati dai Cinesi come segni della collera del cielo, lo salvarono. Dopo la sua morte fu riabilitato, nel 1669, dall'imperatore K'ang-hsi.
Con la sua opera scientifica nelle matematiche e nell'astronomia (insieme con il milanese P. Rho, dal 1630 al 1638, poi da solo) erano strettamente legate le sorti della missione e della cristianità cinese, giacché in tanto era permessa l'evangelizzazione in quanto era necessaria l'opera di T'ang Io-wang (nome cinese del p. Sch.) per l'esattezza nella compilazione del calendario.
Bibl.: Le sue opere e manoscritti (di cui 35 in cinese: 5 religiose e 30 matematico-astronomiche), oltreché nel Sommervogel, Bibliothèque de la Comp. de Jésus, VII, 705-709, sono descritte da A. Väth, J. A. S. v. B., Colonia 1933 (con bibliografia completa).