Pittore (Lipsia 1794 - Dresda 1872). Nel 1811 visitò l'accademia di Vienna, dove conobbe A. Koch e F. Olivier (del quale in seguito sposò la figliastra) e nel 1817 partì per l'Italia. A Roma (1818) si unì ai Nazareni (Annunciazione, nella Galleria nazionale di Berlino, 1820) e, segnalato da Overbeck al principe Massimo, dipinse per lui un ciclo di affreschi con scene dell'Orlando furioso nella sua villa presso il Laterano (1820-26). Nel 1825 Ludovico I di Baviera lo chiamò ad affrescare una sala con storie dei Nibelunghi nella Residenza di Monaco; altre sale furono decorate da scolari di S. su suoi disegni. Insegnò all'accademia di Monaco dal 1827 e dal 1846 a quella di Dresda, dove diresse la galleria di pittura. Eseguì una serie di disegni per illustrare la saga dei Nibelunghi e la Bibbia (la Bibel in Bildern, che pubblicò nel 1860). Già nelle sue opere giovanili i contemporanei ammirarono la raffinata sapienza compositiva, la ricchezza culturale che gli permetteva di procedere per allusive citazioni di celebri temi sacri, in uno stile di casta religiosità e insieme festosamente celebrativo. Seppure l'immobile solennità di pose apparve presto come una diminuita capacità espressiva, risulta tuttavia interessante per il senso di distanza nel tempo che sembra conferire alle scene rappresentate. n Il fratello Ludwig Ferdinand (Königsberg 1788 - Vienna 1853), attivo a Vienna anche come insegnante presso la locale accademia di belle arti, dipinse quadri religiosi, scene ispirate a poemi e a leggende e, in seguito, anche paesaggi nordici.