SCIPIONE Asina, Gneo Cornelio (Cn. Cornelius L. f. Scipio Asina)
Figlio di Scipione Lucio Barbato, console nel 260, ebbe il comando della flotta contro i Cartaginesi; chiuso dai nemici nel porto di Lipari, si dovette arrendere. Perciò avrebbe avuto il soprannome di Asina, ché da allora avrebbe odiato l'acqua dell'odio proverbiale dell'asina. Ma, se pur ciò è vero, certo, liberato, riguadagnò il favore dei comizî e fu console di nuovo nel 254. Conquistò varie località in Sicilia, importante fra tutte Palermo; e l'anno seguente ritenne il comando come proconsole. Quindi nel 253 celebrò il trionfo de Poenis (sui Cartaginesi) e il suo nome fu registrato nei Fasti Capitolini.
A. Wölfflin, in Archiv für lateinische Lexicographie, VII, p. 279; F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV col 1485 segg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, i, Torino 1916, pp. 126, 160.