Geologo (Roma 1750 - Milano 1826); si dedicò principalmente allo studio dei terreni e dei fenomeni vulcanici dell'Italia centromeridionale, in special modo della Solfatara (Napoli), raccogliendo molte accurate osservazioni nella Topografia fisica della Campania (1798). A lui si deve anche una Descrizione geologica della provincia di Milano (1822). Aperto alle idee innovatrici, aderì alla Repubblica Romana del 1798-99, dopo la cui caduta andò in esilio in Francia. Tornato in Italia, ebbe incarichi dal governo della Repubblica italiana. Fu nella redazione della Biblioteca italiana, da cui però si staccò per contrasti col direttore G. Acerbi.