(gr. Σκύϑης) Eroe eponimo degli Sciti, considerato figlio di Eracle e di un mostro femminile, Echidna; fratello minore di Agatirso e Gelono. Eracle, partendo dalla Scizia, lasciò l’arco e la cintura con l’avviso che chi dei tre fanciulli, giunto alla virilità, fosse riuscito a tendere l’arco e a cingere bene la cintura avrebbe avuto il potere. Solo S. riuscì nella prova.