scudo spaziale
Denominazione usata per indicare progetti di sistemi d’arma, posti nello spazio (per lo più con impiego di armi a energia diretta) per la difesa contro i missili balistici. Per s.s. si intende, in partic., la Strategic defense initiative (SDI) lanciata dal presidente statunitense R. Reagan nel 1983 per rendere le armi nucleari impotenti e obsolete. Fin dall’inizio, il progetto SDI fu osteggiato da quegli strateghi che vi vedevano una minaccia potenziale alla stabilità dell’equilibrio fondato sulla reciproca distruzione assicurata. Altri analisti lo giudicarono invece un fattore di escalation piuttosto che di diminuzione della corsa alle armi nucleari, e lo stesso leader sovietico M.S. Gorbačëv espresse più volte le sue perplessità su tale progetto, che fu infatti uno degli elementi di stallo e poi uno dei motivi dell’interruzione dei negoziati per la riduzione delle armi strategiche (➔ START) tra USA e URSS. Formalmente abbandonato alla fine degli anni Ottanta, dopo gli accordi Reagan-Gorbačëv e Bush-Gorbačëv sulla riduzione degli arsenali strategici, negli anni Novanta i progetti statunitensi di s.s. si orientarono verso la difesa di specifici obiettivi strategici, come centri di comando e controllo e basi militari. Successivamente, potendo ormai contare su molti Paesi dell’ex blocco sovietico come nuovi alleati, gli USA hanno nuovamente allargato il loro progetto, mirando a installare strutture a esso collegate nei Paesi dell’Europa orientale vicini o confinanti con la Russia, la quale ultima ha guardato a tali iniziative con crescente diffidenza. A un primo programma, portato avanti da G.W. Bush, che prevedeva l’installazione di un potente radar nella Repubblica Ceca e dieci intercettatori di missili balistici in Polonia, con forti potenzialità anche offensive (programma abbandonato nel sett. 2009), è poi subentrato un nuovo progetto di s.s., volto a intercettare missili di breve e media gittata, anche in considerazione di nuovi possibili antagonisti (Iran in primis). Al vertice di Lisbona del nov. 2010, raccogliendo le sollecitazioni russe, la NATO ha proposto alla Russia stessa di condividere il nuovo progetto di s. spaziale.