Tecchio, Sebastiano
Uomo politico (Vicenza 1807 - Venezia 1886). Laureatosi in giurisprudenza a Padova, iniziò a esercitare l’avvocatura a Vicenza. Quando quest’ultima insorse, nel marzo 1848, fu membro del governo provvisorio e fece parte della delegazione che consegnò a Carlo Alberto gli atti del plebiscito per la fusione del Veneto con il Regno Sardo. Stabilitosi in Piemonte, fu eletto deputato al Parlamento subalpino e fu, dal 1848 al 1849, ministro dei Lavori pubblici nel gabinetto Gioberti e, dal 1862 al 1863, presidente della Camera. Commissario regio per Novara, Vercelli, Ivrea durante la guerra del 1859, dopo la pace di Zurigo, insieme con altri esuli veneti, istituì e diresse i comitati di emigrazione. Dopo la liberazione di Venezia vi fu chiamato a presiedere il Tribunale d’appello e nel novembre 1866 fu nominato senatore. Ministro di Grazia e giustizia nel gabinetto Rattazzi (1867), nel 1876 ebbe la presidenza del Senato, che lasciò nel 1884. Nel marzo 1878 Umberto I gli aveva conferito il collare della SS. Annunziata.