SECESSIONE
. Sembra che questo nome sia stato dato da Georg Hirth in Monaco al gruppo di artisti di opposizione staccatosi dall'associazione degli artisti ufficiali. Tale distacco era stato preceduto a Parigi da una simile riunione di alcuni artisti francesi più giovani in un gruppo chiamato Société nationale des Beaux arts. In seguito il movimento rimase circoscritto principalmente ai paesi di lingua tedesca. Si trattava non tanto di una nuova omogenea corrente stilistica, quanto di un cosciente contrasto tra la generazione più giovane e lo storicismo e tradizionalismo nell'arte del tardo sec. XIX. Nonostante l'importanza che l'impressionismo francese ebbe per l'Europa, una più vasta azione esercitò sul continente la nuova arte industriale inglese che venne imitata sin dal 1890 ed ebbe nella rivista The Studio (cominciata a pubblicare nel 1893) un organo influente. In Germania e in Austria nacquero, con lo scopo di favorire l'arte moderna, le riviste Pan (Berlino 1894), Jugend e Simplicissimus (Monaco 1896), Dekorative Kunst (Stoccarda 1897), Ver sacrum (Vienna 1898). Una pubblicazione analoga è data in Italia dall'Illustrazione abruzzese di cui apparvero solo pochi fascicoli. La fondazione d'un gruppo di artisti sotto la denominazione di "secessione" avvenne a Monaco (1892), a Vienna (1897), a Berlino (1899); questi ed altri simili gruppi si fusero nel 1904 formando il Deutscher Künstlerbund. Ma, non trattandosi, come è stato già detto, di uno stile omogeneo, sibbene di un aggruppamento di elementi più giovani di opposizione, la maggior parte delle secessioni si suddivisero ben presto alla loro volta (divisione della secessione di Vienna nel 1905; di quella di Berlino nel 1906). Le associazioni oggi ancora esistenti rappresentano gruppi di artisti senza un programma estetico determinato. Nello stesso tempo le denominazioni di "secessione" e di "secessionista" si applicarono alla diffusione di idee moderne nel campo delle arti industriali e dell'artigianato. In questo senso il nome di "secessione" viene usato principalmente in Austria per significare uno stile decorativo staccato dall'ornamento tradizionale che viene sostituito da forme imitate dal vero e da elementi fortemente lineari (in Germania corrisponde al nome di "secessione" quello di "Jugendstil" e in Francia quello di "Art nouveau"). L'arbitrio stilistico di questa corrente la ricollega all'eclettismo immediatamente precedente, permeato di derivazioni inglesi, francesi e, parzialmente, anche giapponesi. Nei paesi latini lo stile secessionista non ebbe importanza alcuna, sebbene si cercasse di trapiantarlo in Francia attraverso la casa di commercio L'Art Nouveau fondata a Parigi da S. Bing nel 1896 e la simile impresa di Meier-Grafe, La Maison Moderne. I rappresentanti più notevoli di questa tendenza furono in Germania Otto Eckmann, Bernhard Pankok, Hans Christiansen, in Austria Josef Olbrich, che costruì pure la casa d'esposizione della secessione di Vienna nel 1898, e Kolo Moser.
Bibl.: G. Ramberg, Zweck u. Wesen der S., Vienna 1898; H. Bahr, Sezession, ivi 1900; F. Schmalenbach, Jugendstil, Würzburg 1935.