(ungh. Szeged) Città dell’Ungheria meridionale (169.030 ab. nel 2009), capoluogo della contea di Csongrád, a 80 m s.l.m., presso la confluenza del Mureş nel Tibisco. Importante centro commerciale favorito dalla possibilità di agevoli comunicazioni con la Serbia e la Romania (ponte ferroviario sul Tibisco; scalo della navigazione fluviale), è sede di industrie alimentari (paprica, lavorazione delle carni suine), tessili e meccaniche.
Antico insediamento, preso dai Magiari ne divenne una fortezza importante e un centro commerciale. Lo sviluppo della città, già distrutta completamente dai Tatari nel 1241, fu assicurato dai molti privilegi concessi nel corso del 15° sec. dai re Sigismondo di Lussemburgo e Mattia Corvino. Nel 1498 fu elevata a regia città libera. Occupata nel 1542 dai Turchi, che la fortificarono, fu riconquistata dai cristiani solo nel 1686. S. fu nel 1848-49 uno dei centri della rivoluzione; nel luglio 1849 vi si stabilì il governo di Kossuth.