separatore
separatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. separator -oris "che separa", dal part. pass. separatus di separare (→ separabile)] [FTC] [CHF] Nome di vari apparecchi per separare sostanze tra loro, mediante metodi fisici (a gravità, a centrifugazione, elettrici, magnetici, ecc.), chimici (combinazione, ecc.) o chimico-fisici (osmosi, ecc.). ◆ [ELT] Dispositivo circuitale inserito tra due altri circuiti per evitare determinate interazioni tra essi, come, per es., un trasformatore di cui un avvolgimento faccia parte di un circuito e un altro avvolgimento faccia parte di un altro circuito, in modo che i due circuiti siano accoppiati elettromagneticamente ma isolati dal punto di vista elettrico. ◆ [OTT] S. di fascio: dispositivo al quale si ricorre in vari dispositivi per separare un fascio di luce in due parti, che seguono poi percorsi diversi; assai spesso si tratta di una lamina semiriflettente (←). ◆ [FNC] S. di isotopi: apparecchi per separare isotopi di uno stesso elemento: v. isotopi, separazione degli. ◆ [ELT] S. di particelle: dispositivo, detto anche selettore (di velocità, di massa, ecc.), cui si ricorre per separare in un fascio di particelle quelle che hanno caratteristiche diverse, come, per es., quelle aventi la stessa quantità di moto ma massa oppure velocità oppure carica elettrica differente; i più usati sono i s. elettrostatici e i s. a radiofrequenza: v. fasci di particelle cariche: II 518 f sgg. ◆ [ELT] S. di sincronismo: lo stadio di un ricevitore televisivo in cui i segnali di sincronismo sono separati dal segnale d'immagine, costituito da un limitatore seguito da un integratore e un derivatore. ◆ [MTR] [OTT] Potere s.: di uno strumento di osservazione ottico (estensiv., anche di uno strumento di misurazione), lo stesso che risoluzione. ◆ [ELT] Stadio s.: stadio amplificatore inserito tra un oscilllatore e un utilizzatore per evitare che variazioni d'impedenza di questo si ripercuotano sulla frequenza del primo.