Notaio fiorentino; con i concittadini Simon Gherardi degli Spini e Noffo Quintavalle, residenti alla corte di papa Bonifacio VIII, fu condannato il 13 aprile 1300 dal Comune di Firenze come reo di macchinazioni contro la citta; di qui un conflitto giurisdizionale e politico tra il Comune e la S. Sede.