Uomo politico russo (n. nella prov. di Rjazan´ 1861 - m. Nizza 1927). Fu ambasciatore a Londra, Washington e presso la Santa Sede (1904-09). Ministro degli Esteri dal 1910, rafforzò i legami con l'Intesa, pur sforzandosi di mantenere buone relazioni con la Germania. S. perseguì la tradizionale politica russa tendente ad acquisire il controllo degli Stretti e a fronteggiare l'influenza austriaca nei Balcani, promuovendo a quest'ultimo scopo la formazione della Lega balcanica. Dopo l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, S. appoggiò la Serbia nel suo contrasto con l'Austria. Scoppiato il conflitto mondiale ed entrata in guerra la Turchia, S. nel marzo 1915 concluse accordi con gli Alleati che prevedevano il futuro controllo russo su Costantinopoli e gli Stretti. Si dimise nel 1916, dopo che lo zar aveva respinto la sua proposta di concedere alla fine della guerra l'autonomia alla Polonia. Oppostosi in seguito alla rivoluzione bolscevica, agì a Parigi come rappresentante del gen. A. V. Kolčak. Le sue memorie sono state pubblicate col titolo Les années fatales 1910-16 (1927).