Gören, Şerif
Regista turco, nato a Iskeçe (od. Xanti, Grecia) il 14 ottobre 1944. Autore di film popolari di ogni genere, raggiunse notorietà internazionale per aver vinto la Palma d'oro a Cannes con il film Yol (1982), costruito sulla base delle indicazioni di Yılmaz Güney, il cineasta di origine curda, allora detenuto in un carcere turco. Intense furono le collaborazioni con Güney che fecero scaturire gli alti toni drammatici calati in un forte impegno politico (per i film realizzati in collaborazione con il cineasta curdo, v. Güney, Yilmaz). Dopo essere stato montatore e assistente, in oltre cento film, di registi quali Atıf Yılmaz, Memduh Ün e Osman Seden, al di là della collaborazione con Güney, G. realizzò numerosi film di successo: dal vigoroso dramma, che ricorda lo stile di John Boorman, Nehir (1977, Il fiume) al carcerario Firar (1982, L'evasione), da Kan (1984, Il sangue), ossessionato dal binomio onore/vendetta a Yılanların Öcü (1985, La vendetta del serpente), radiografia kafkiana di un sopruso di classe in Anatolia, censuratissimo remake del film omonimo di Metin Erksan (1961). Dopo il trionfo internazionale di Yol (soprattutto per Güney, nel frattempo fuggito dal carcere), G. realizzò film convincenti o controversi, tra cui va ricordato On kadın (1987, Dieci donne).
'Türk sinemasi'. Il cinema turco degli anni '80, a cura di R. Silvestri e Y. Taskin, Roma 1990.