Pompeo, Sesto
Figlio di Pompeo Magno, dopo l'uccisione del padre continuò in Spagna la guerra contro Cesare. Sconfitto a Munda (cfr. Pd VI 71-72), tentò ancora imprese avventurose e talvolta fortunate: al tempo del secondo triumvirato s'impadronì della Sicilia e ne fece la base di scorrerie navali che gli diedero per alcuni anni il controllo delle coste italiane. Favorevole a M. Antonio, fu combattuto dai seguaci di Ottaviano e dopo alterne vicende fu catturato e messo a morte nel 35 a. Cristo.
Nominato fra i violenti contro il prossimo immersi nel Flegetonte (If XII 135), Sesto deve probabilmente la sua condanna a un passo di Lucano, che alludendo alle sue scorrerie siciliane dice di lui: " Sextus erat, Magno proles non digna parente, / qui mox Scyllaeis exul grassatus in undis / polluit aequoreos Siculus pirata triumphos " (Phars. VI 420-423).