Letterato italiano (Alberino, Molinella, 1856 - Collegigliato, Pistoia, 1905); discepolo prediletto del Carducci, lo coadiuvò nell'insegnamento universitario e negli studî (edizione critica e commento alle Rime del Petrarca). La sua lirica (Bordatini, 1885; Secondo libro dei Bordatini, 1886 e Nuovi versi, 1888; opere rifuse in Versi raccolti ed ordinati, 1892; Sonetti, 1901: in cui sono raccolti Maggio, 1893, e Primavera fiorentina, 1900) rivela un'eccezionale capacità nell'assorbire - in un clima poetico dotto - i più felici accenti della poesia popolare della quale fu attento studioso: fu l'animatore della Biblioteca di letteratura popolare italiana (1882-1883) che per il primo volume è interamente opera sua. È anche autore di un poemetto satirico, Il Mago (1884), nella figura del quale è adombrato U. Brilli, un altro discepolo del Carducci.