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Le Seychelles sono un arcipelago di isole situato nell’Oceano Indiano, a nord-est del Madagascar. La maggior parte della popolazione vive a Mahé, isola più estesa dell’arcipelago e sede della capitale Victoria.
Nel 1976 il paese ottenne l’indipendenza dal Regno Unito e divenne membro del Commonwealth britannico. L’anno successivo il premier France-Albert René, destituendo con un colpo di stato il presidente James Mancham, impresse alla neo-costituita Repubblica delle Seychelles un’impronta politica tutt’altro che democratica. Il paese, infatti, dopo solo un anno di vita passò sotto l’egida del partito socialista Seychelles People’s United Party (Spup), il cui leader assunse le cariche di primo ministro e presidente. Il regime di René, nel 1991 ha tuttavia dovuto allentare la propria morsa autoritaria. Le pressioni di Regno Unito e Francia costrinsero infatti il governo a introdurre nuovamente un sistema multipartitico, in vista delle elezioni parlamentari e presidenziali del 1993, e a promulgare una nuova Costituzione, emendata poi nel 1996. Questa, tuttora in vigore, ha sancito l’adozione di un presidenzialismo forte, che riconduce i poteri del capo del governo alla figura del presidente, eletto a suffragio universale ogni cinque anni. L’assemblea nazionale è unicamerale e conta 34 deputati, 25 dei quali sono eletti direttamente con sistema maggioritario e 9 con sistema proporzionale. René ha mantenuto la carica di presidente sino al 2004, anno in cui è stato sostituito dal suo successore James Michel, confermato capo di stato, nelle elezioni presidenziali del 2011.
Sul piano internazionale le Seychelles, paese aderente alla Commissione dell’Oceano Indiano (Coi) e all’Associazione delle nazioni francofone, hanno recentemente assunto un ruolo importante nella lotta alla pirateria somala, che minaccia le imbarcazioni, senza distinzione di bandiera, dirette o provenienti dal Golfo di Aden. Per la strategica posizione geografica, infatti, l’arcipelago è diventato la base internazionale contro i pirati. Nell’ottobre 2009 gli Stati Uniti hanno annunciato di voler inviare aerei spia per monitorare la regione dell’arcipelago e la Francia ha offerto sostegno legale per affrontare l’emergenza. Nel novembre 2009, inoltre, l’Unione Europea (Eu) ha sottoscritto un accordo con le Seychelles, in base al quale ha ottenuto il permesso di avviare una missione sulle isole dell’arcipelago. Nel 2010 si sono registrati i primi risultati positivi, con l’arresto di 11 pirati somali.
Il sostegno internazionale caratterizza anche la dimensione economica delle isole. Nel 2009, per far fronte all’ingente debito pubblico e alla flessione del turismo e dell’economia a seguito della crisi internazionale, il paese ha ricevuto un prestito di nove milioni di dollari dalla Banca mondiale (Wb) e nel 2008 un prestito di 26 milioni, dilazionati in due anni, dal Fondo monetario internazionale. Inoltre, la politica economica adottata da Michel, a partire dalla svalutazione della moneta e dall’introduzione di una legge liberale sugli investimenti, ha migliorato il quadro generale del paese, tanto da essere stato inserito dalla Wb nella fascia dei paesi ‘upper middle income’ e da aver guadagnato nuove possibilità di entrare nell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto).
Il settore terziario, che contribuisce per il 77% del pil nazionale, è in netta ripresa, grazie soprattutto all’aumento record dei flussi turistici del 2010 (introiti pari al 25% del pil totale). Il settore industriale contribuisce, invece, per il 22% del pil. Esso è trainato soprattutto dall’industria di inscatolamento del tonno, tra le più grandi al mondo.
Il settore primario è poco sviluppato (2% del pil) ed è legato principalmente alla pesca.