fisica Effetto di visione intermittente, sgradevole, prodotto da un illuminamento periodico la cui frequenza sia inferiore a quella (ca. 15 Hz) necessaria perché, in virtù della persistenza delle immagini retiniche, la visione appaia continua: per es., nei monitor, sensazione di discontinuità delle immagini conseguente sia alla bassa frequenza della loro successione sia a una diminuzione della luminanza media delle immagini. tecnica Nei motori a combustione interna, fenomeno per cui a velocità molto elevate si ha il distacco delle punterie delle camme, con conseguente diminuzione della potenza fornita dal motore. zoologia Negli insetti, l’uscita (detta anche sfarfallatura) dell’immagine (o insetto perfetto) dall’involucro ninfale. Consiste nella rottura dell’involucro ninfale e, se esiste, del bozzolo. Questo viene aperto mediante le mandibole e talora con l’aiuto di particolari secrezioni. In alcuni insetti lo s. è preceduto da deglutizione d’aria che, aumentando il volume degli organi interni, provoca una pressione che rompe l’involucro sul dorso del torace e della testa. L’insetto appena sfarfallato ha ali, zampe e corpo rattrappiti, ma in breve tempo i suoi organi si espandono, ed esso acquista la forma caratteristica. Il termine è a volte esteso anche a insetti, per es., Plecotteri, Efemerotteri ecc., che non hanno involucro ninfale.