Sfinge
Personaggio mitologico. Figlia di Tifone e della Chimera, la S. era immaginata in Grecia come una figura mostruosa, avente corpo ferino (petto, zampe e coda di leone, ali di uccello rapace) e volto femmineo.
In connessione con il ciclo tebano le era attribuito come sede il monte Fino presso Tebe, dall'alto del quale proponeva ai viandanti un enigma che costava la vita a chi non lo sapeva risolvere. Soltanto Edipo fu in grado di scioglierlo, perché questo rientrava nel disegno del suo tragico destino (v. EDIPO); e la S. per la disperazione si uccise, gettandosi in un baratro. Cfr. Ovidio Met. VII 759 ss.; Stazio Theb. I 66-67.
Il nome ricorre, assieme a quello di Temi (v.), in Pg XXXIII 47, per l'analogia intercorrente tra l'insolubilità del suo enigma e l'inestricabile ambiguità della profezia di Beatrice.