SHEFFIELD (A. T., 47-48)
Città dell'Inghilterra, la sesta del regno per numero di abitanti (511.742 nel 1931), nella contea di York (West Riding), 70 km. a SSO. da questa città. Sorge ai piedi di un anfiteatro di colline boscose, ultime diramazioni dei Monti Pennini, sulle due rive del Don (bacino dell'Ouse), che qui accoglie lo Sheaf e altri minori corsi d'acqua. La parte antica del centro, in cui sorgono i principali edifici pubblici, occupa la riva destra del Don. A oriente, a N. e a S. di questo nucleo primitivo, si sono sviluppati numerosi sobborghi, a carattere industriale, che formano con Sheffield un unico grande agglomerato. A O. invece, dove la bellezza del paesaggio non è offuscata da stabilimenti e officine, sorgono i quartieri residenziali, tra parchi e giardini.
Il grandioso sviluppo edilizio, svoltosi in poco più di cinquanta anni, è legato al fiorire delle industrie, in particolare della metallurgica, per cui Sheffield è al primo posto nella Gran Bretagna.
La presenza di giacimenti di carbone e di minerale di ferro, la ricchezza di forza motrice fornita dai vicini corsi d'acqua, il legno delle prossime foreste favorirono grandemente il sorgere della metallurgia. Tale industria antichissima, fiorente già sotto i Normanni, nota in tutta l'Inghilterra nel sec. XV, mantenne il carattere artigiano fino al sec. XVIII, quando all'acciaio laminato si sostituì l'acciaio fuso. Sorsero allora i primi grandi stabilimenti, che andarono sempre aumentando, per numero e per mole, fino all'immediato dopoguerra. Alla coltelleria, per cui da secoli Sheffield era nota, si aggiunsero quindi la lavorazione di utensili e strumenti varî (ottici, chirurgici, di precisione, agricoli, ecc.), del vasellame e, in tempi recenti, l'industria pesante (rotaie, corazze, carri armati, ecc.). A queste si affiancano altre industrie quali la chimica, la vetraria, la tipografica, le industrie della concia, dell'abbigliamento, le alimentari, ecc. Per l'impurità del minerale locale Sheffield importa minerali di ferro ad altissimo tenore da altre parti dell'Inghilterra, ma soprattutto dalla Svezia. Come pure s'importano altri minerali (cromo, manganese, tungsteno, ecc.), per la lavorazione di acciai speciali.
Di pari passo con lo sviluppo delle industrie va l'incremento della popolazione che nel 1801 contava 45.775 ab., più che raddoppiati nel 1841 (110.891); ancor più notevole fu l'aumento nel successivo quarantennio, tanto che nel 1881 Sheffield contava 284.508 ab., saliti a 325.503 nel 1891, a 409.070 nel 1901, a 490.639 nel 1921.
Sheffield è sede di numerose istituzioni di beneficenza, di varie scuole superiori e di un'università che sorge circa 2 km. a O. del centro della città, con carattere scientifico-industriale (facoltà e scuole di medicina, ingegneria, geologia, chimica, metallurgia, tecnica vetraria). Possiede inoltre un museo di pittura moderna e il Ruskin Museum, a Heeley.
Sheffield è servita da una fitta rete di comunicazioni, che si intensificano verso il Mare del Nord (Hull), cui è collegata anche per via d'acqua, verso Londra e verso i grandi centri manifatturieri dell'O. Inoltre servizî urbani l'allacciano ai numerosi sobborghi industriali.
Monumenti. - Nella cattedrale la pianta primitiva fu molto modificata da successivi ampliamenti. Le parti principali sono in stile gotico del tardo Trecento, ma la presenza di numerosi elementi romanici e gotici primitivi ricorda un edificio anteriore. Caratteristica l'alta guglia, e nell'interno la cappella di Shrewsbury (secolo XVI) con alcuni monumenti interessanti. La Mappin Art Gallery ha una vasta collezione di quadri moderni, soprattutto della scuola inglese. Nel Ruskin Museum sono state riunite tutte le collezioni mineralogiche di John Ruskin, i suoi manoscritti miniati, esemplari di prime stampe, calchi e disegni.
Bibl.: W. Odom, Memorials of Sheffield, Sheffield 1922.