TAKAMATSU, Shin
Architetto giapponese, nato a Shimane il 6 agosto 1948. Ha studiato e si è laureato a Kyoto. Nella stessa città ha il suo studio, aperto nel 1980, e insegna all'Accademia delle Arti e all'università. Premio della Biennale di Venezia (1985), ha tenuto mostre monografiche in tutto il mondo.
Dai primi anni Ottanta è uno dei protagonisti più autorevoli dell'architettura giapponese, innestando sui temi del moderno un'originale rivisitazione di archetipi, sia tradizionali, sia tratti dalla nuova cultura figurativa, in particolare del design. Fra profondità di ricerca linguistica e apertura alle nuove dimensioni del tempo − ''la pianificazione dell'etere'', ''la pianificazione del mare'' −, la sua è un'architettura onirica e insieme professionale e pragmatica, definita "dell'eccesso" (P. Goulet), per la forte astrazione semantica e la monumentalità che caratterizzano i suoi temi, dai più intimi e minuti (la prima produzione di Kyoto) alla grande dimensione ''territoriale'' dei suoi ultimi progetti, in tutto il Giappone e all'estero ("le mie case sono armi").
Fra le sue molte opere realizzate: la Casa Koakine a Yago (1979), il palazzo Origin i a Kyoto, la clinica odontoiatrica Ark a Kyoto (1983), la torre ''di luce'' a uffici Kirin Plaza a Osaka (1986), la Casa Solaris ad Amagasaki (1988), l'edificio polifunzionale Syntax a Kyoto (1990), i magazzini Imanishi Motoakasaka a Tokyo (1991), una virtuale Città-aeroporto, film-progetto per la linea aerea giapponese JAL (1991).
Bibl.: Y. Futagawa, Takamatsu, Tokyo 1991; S. Takamatsu, Dalla storia allo spazio bianco, in Casa Italia in Japan, a cura di F. Zagari, Milano 1994.