shopping addicted
loc. s.le m. e f. inv. Chi ha la mania degli acquisti, non può fare a meno di comprare.
• In America, sono ormai 15 milioni gli shopping addicted: uomini e donne che vogliono solo comprare, comprare, comprare. Si curano con i farmaci a base di serotonina, la pillola per migliorare l’umore; con le sedute dall’analista; e, nei casi più gravi, con i ricoveri nelle cliniche specializzate per disintossicare i pazienti dalla febbre dello shopping. (Antonio Galdo, Messaggero, 8 gennaio 2009, p. 25, Cultura & Spettacoli) • Anche le associazioni di piazza di Spagna e Via Condotti sono pronte a montare le lucine a pioggia dello scorso anno, ma per l’edizione 2013 chiedono di allestire un’area accoglienza per le «shopping addicted». Così turisti e romani potranno lasciare le buste degli acquisti per continuare a passeggiare nel cuore della città o prenotare un taxi per tornare a casa. (Laura Serloni, Repubblica, 11 novembre 2013, Roma, p. I) • questo weekend concede spazio anche ad altre espressioni della cultura di strada [...] Le discipline street saranno raccontate anche da documentari, proiezioni e libri, gli shopping addicted avranno a disposizione un mercatino vintage e urban, mentre gli aspiranti street artist potranno divertirsi con le bombolette su appositi muri. (Chiara Vanzetto, Corriere della sera, 9 giugno 2016, Cronaca di Milano, p. 18).
- Espressione inglese composta dal s. shopping ‘acquisti’ e dall’agg. addicted ‘dipendente’.
- Già attestato nella Stampa del 24 settembre 2005, Dossier Moda, p. 7 (Maria Corbi).