SIGMARINGEN (A. T., 53-54-55)
Cittadina della Germania meridionale, capoluogo del Hohenzollern, posta nell'alta valle del Danubio, 574 m. s. m., in posizione pittoresca, dove il fiume s'apre la strada attraverso il Giura svevo con una valle trasversale. La costruzione principale è il castello, costruito su una roccia che domina dall'alto il Danubio. Pur essendo un centro amministrativo, Sigmaringen è abbastanza visitato da turisti, dato che si presta molto come punto di partenza per escursioni nel Giura Svevo.
Nella parrocchiale, costruita nel 1757, notevoli uno sportello di argento con rilievi del sec. XVI, pitture nel soffitto di M. von Ow e altari di marmo di I. M. Feichtmayr. Il castello, che risale nella sua struttura essenziale all'epoca romanica, è stato alterato da un rifacimento nel 1893. Le collezioni d'arte, di cuì il castello era ricco, sono state vendute.
Storia. - Sigmaringen è menzionata la prima volta nel 1200, quando era una rocca dei conti svevi di Helfenstein. Da questi passò ai conti di Monfort-Werdenberg. Anche gli Asburgo hanno vantato transitoriamente dei diritti di sovranità su Sigmaringen. Nel 1287 viene menzionata per la prima volta come città.
Estintasi la casata dei Werdenberg, Carlo V infeudò il conte Carlo I di Hohenzollern della contea di Sigmaringen. Rimasta alla linea più antica, cattolica, di casa Hohenzollern, in tempi più recenti è stata considerata come la culla (insieme con Hohenzollern Hechingen) di uno dei rami della famiglia. Nel 1849 il principe Carlo Antonio di Hohenzollern Sigmaringen trasmise per contratto la sovranità sul paese alla corona di Prussia; da allora esso costituisce un distretto prussiano. Il principe Carlo Antonio fu padre del principe Leopoldo, la cui candidatura al trono di Spagna provocò la guerra del 1870-71, e del principe Carlo, principe (1866) poi re (1881) di Rumania.
Bibl.: R. v. Stillfried e T. Märker, Monumenta Zollerana, I-VIII, Berlino 1852-66; E. Gradmann, Kunstwanderungen in Württemberg und Hohenzollern, Stoccarda 1926.