Geografo romeno (Soveja, Vrancea, 1868 - Bucarest 1962), professore nell'univ. di Bucarest, dove fu chiamato, nel 1901, a coprire la prima cattedra di geografia istituita in Romania. Fu anche ministro dell'Educazione (1918-19) e vicepresidente della Società geografica romena. Formatosi a Parigi, a Berlino e a Lipsia, dove fu allievo di P. Vidal de La Blache, F. von Richthofen e F. Ratzel, rielaborò in forma originale le idee di questi maestri, pervenendo a una concezione della geografia quale scienza unitaria che trova il proprio oggetto di studio nelle relazioni tra i cosiddetti quattro involucri della Terra (atmosfera, idrosfera, litosfera, biosfera), relazioni mutevoli nello spazio e nel tempo. Tale concezione, che anticipa in qualche modo le moderne vedute sistemiche, è esposta nella sua opera maggiore, Terra. Introducere în geografie ca ştinţă ("Terra. Introduzione alla geografia come scienza", 2 voll., 1930). Caposcuola indiscusso della geografia romena fino alla seconda guerra mondiale, M. fu alquanto criticato, anche come studioso, nella prima fase del regime socialista perché accusato di aver ceduto in qualche caso alle suggestioni hitleriane; la sua influenza tuttavia, non è mai venuta meno e le sue idee hanno ispirato i geografi romeni delle generazioni successive.