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Weil, Simone

Enciclopedia on line
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Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 23 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua breve esistenza a un originale connubio di esperienze di riflessione filosofica e politica e di azione solidaristica tra le più interessanti del 20° secolo.

Di famiglia ebrea colta e raffinata, figlia di medico e sorella del matematico André Weil, Simone già dall'età di dieci anni nutrì interesse per la politica mettendosi sempre "istintivamente, più per sdegno che per pietà, al posto di quanti erano vittima di un'oppressione". Dopo ottimi studi liceali con R. Le Senne, suo professore di filosofia, e universitari con Alain (é. A. Chartier) all'école Normale Supérieure (dal 1928), conseguì brillantemente l'agrégation (1931) e iniziò a insegnare filosofia nei licei di Le Puy, di Auxerre e di Roanne. Sin dal periodo trascorso a Le Puy la W., su posizioni vicine al sindacalismo rivoluzionario, era continuamente intervenuta in difesa dei disoccupati del luogo, accusata dai funzionari comunali e dai giornali locali anche di essere, in quanto la più istruita, l'organizzatrice e l'agitatrice di tali manifestazioni. Aveva aderito tra il 1931 e il 1932 al sindacato degli insegnanti e continuando la sua attività politica, per comprendere le ragioni del successo in Germania del nazionalsocialismo, approfittò delle vacanze per fare un viaggio al fine di conoscere il popolo tedesco e i movimenti di sinistra e valutare con nuovi dati la possibilità di rivoluzione che, per ispirazione trockista, lì si aspettava. Rientrata in Francia, preoccupata degli sviluppi politici tedeschi in senso nazista e con una maggior vena antistalinista per la critica al principio di "socialismo in un solo paese", accelerò il suo processo sociale di formazione politica. Pur avendo ricevuto soddisfazioni dalla scuola, dove le allieve amavano il suo metodo di insegnamento che, sui passi di Alain, bandiva i manuali per leggere e studiare direttamente le opere dei grandi filosofi, le esperienze in difesa dei disoccupati la spinsero ad abbandonare presto l'insegnamento per vivere direttamente la dura esperienza del lavoro manuale, dal 1934 come fresatrice a Billancourt nelle officine Renault e successivamente in vari altri stabilimenti. Coinvolta anch'essa come altri intellettuali e militanti della sinistra dall'onda della solidarietà internazionale, allo scoppio della guerra civile spagnola (1936) intervenne sin dall'inizio al fianco del governo repubblicano del Fronte popolare, eletto democraticamente, contro le forze dei generali spagnoli capeggiati da Francisco Franco con il sostegno dei fascismi europei. Al ritorno in Francia, attraverso l'amicizia del domenicano padre Perrin e di G. Thibon maturò la sua crisi religiosa in senso cristiano, pur non rinunciando mai alla fede d'origine. L'occupazione di Parigi da parte dei tedeschi allo scoppio della seconda guerra mondiale e l'inizio delle persecuzioni naziste contro gli ebrei francesi spinsero la W. a rifugiarsi a Marsiglia dove, esclusa dall'insegnamento, lavorò ancora in fabbrica, ma la persecuzione estesa alla Francia di Vichy la costrinse a cercar scampo all'estero. Emigrata con la famiglia negli Stati Uniti, a New York, si trasferì poi in Inghilterra, dove militò a fianco delle autorità in esilio della Resistenza francese, nel Commissariato per gli interni e il lavoro di "France libre" guidata dal generale Ch. De Gaulle. La salute compromessa nel duro lavoro in fabbrica fece riacutizzare la malattia che l'aveva già colpita in precedenza: si spense nell'estate del 1943.

I suoi scritti, a eccezione degli articoli nelle riviste Révolution prolétarienne, Critique sociale, Nouveaux Cahiers, Cahiers du Sud, sono apparsi tutti postumi: La pesanteur et la grâce, 1948 (trad. it. 1951); L'enracinement: prélude à une déclaration des devoirs envers l'être humain, 1949 (trad. it. 1954), scritto a Londra tra il 1942 e il 1943, ultima sua opera sistematica; L'attente de Dieu, 1950; La connaissance surnaturelle, 1950; Lettre à un religieux, 1951; Intuitions pré-chrétiennes, 1951; La condition ouvrière, 1951; Cahiers, 3 voll., 1951-56 (trad. it. 1982-84); La source grecque, 1953; Oppression et liberté, 1955 (trad. it. 1956); Écrites de Londres et dernières lettres, 1957; Pensées sans ordre concernant l'amour de Dieu, 1962 (trad. it. 1968). Essi testimoniano la complessità del suo pensiero a vari livelli: la dedizione a un'appassionata religiosità d'azione sociale, seguita con straordinaria coerenza morale e attiva solidarietà; una profonda tensione mistica, ispirata alla promozione dell'affratellamento della comunità umana; una raffinata riflessione di filosofia politica ricca di originali intuizioni, come il nesso scienza-potere-lavoro. La W. ha scritto per il teatro la tragedia rimasta incompiuta Venise sauvée (ed. 1955). Sotto la direzione di A.-A. Devaux e F. de Lussy sono state pubblicate le sue Oeuvres complètes (1988-97).

Bibl

Si segnalano, nella vasta letteratura su S. W.: S. Pétremont, La vie de Simone Weil, 1973 (trad. it. 1994); G. Fiori, Simone Weil: biografia di un pensiero, pref. di C. Bo, Milano, Garzanti, 1990.

Vedi anche
Gianfranco Draghi Psicanalista, scrittore e artista italiano (Bologna 1924 - Firenze 2014). Militante dal 1941  nel Partito d’azione e attivamente impegnato nella lotta contro il fascismo, poi convinto europeista, si è laureato  in Filosofia nel 1946 con E. Garin. Esponente di spicco della psicoanalisi junghiana in Italia ... Cristina Campo Pseudonimo della poetessa e scrittrice italiana Vittoria Guerrini (Bologna 1923 - Roma 1977). Compì studi privati, minata da una malattia al cuore che condizionò la sua intera esistenza. Cresciuta nel culto della bellezza e animata da un'incoercibile tensione alla perfezione, etica non meno che estetica, ... Adriano Olivétti Ingegnere e industriale (Ivrea 1901 - Aigle, Svizzera, 1960). Entrato giovanissimo nella società fondata dal padre Camillo (v.), nel 1933 ne divenne direttore generale e nel 1938 successe al padre come presidente. Come tale provvide a una radicale trasformazione della struttura organizzativa della società, ... Nicola Chiaromónte Saggista e critico teatrale (Rapolla 1905 - Roma 1972). Già collaboratore del Mondo di G. Amendola, poi dell'Italia letteraria, di Conscientia e Solaria, esule in Francia dal 1934, combatté nell'aviazione repubblicana nella guerra di Spagna, e fu successivamente in Algeria e Marocco, negli USA (1941-48) ...
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Vocabolario
simonìa
simonia simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere...
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