SINALEFE
È il contrario della dialefe (v.). Quando, nel verso, di due parole consecutive, l'una termina e l'altra comincia con una o due vocali, se nella lettura si fanno sentire tutte contandole per una soltanto, si ha la figura metrica della sinalefe (συναλοιϕή), per cui si ottiene un rallentamento nel ritmo del verso. Lo stesso avviene se fra l'una e l'altra parola si trovi una congiunzione, un articolo o una forma verbale rappresentati da una vocale. Di norma la sinalefe è obbligatoria, ma quando delle due vocali che s'incontrano, una o tutte e due siano accentate, l'applicazione della figura è nell'arbitrio del poeta che tien conto degli effetti ritmici che vuol conseguire (v. elisione).
Bibl.: E. Ciafardini, Dialefe e sinalefe nella "Divina Commedia", in Rivista d'Italia, ottobre 1914.