sindrome disesecutiva
Alterazione delle funzioni esecutive definite nel 1998 da Vicki Anderson come le abilità necessarie per un’attività intenzionale e finalizzata al raggiungimento di obiettivi. La sindrome disesecutiva è l’espressione dell’alterazione dei circuiti frontali implicati nei processi cognitivi e comportamentali. Un’alterazione a carico della corteccia prefrontale dorsolaterale determina una ridotta capacità di giudizio e di critica con difficoltà nella pianificazione di compiti complessi, nella risoluzione di problemi e nell’apprendimento di strategie; un’alterazione del circuito latero-orbito-frontale si esprime con alterazioni della personalità e del comportamento che appare asociale e infantile.Una alterazione del circuito medio-frontale, infine, comporta disturbi dell’attenzione, un comportamento istintivo fino all’apatia e al mutismo acinetico.