Robbins, sir Lionel Charles
Economista inglese (Sipson 1898 - Londra 1984). Professore alla London School of Economics (1929-61) e autorevole direttore del dipartimento d’economia, operò per mantenere viva l’idea del mercato di libera concorrenza retto dal meccanismo dei prezzi, ispirandosi alla teoria dell’equilibrio walrasiana (➔ Walras, Marie-Esprit-Léon) e alla scuola austriaca (➔ austriaca, scuola). Nel 1928, in The representative firm, sottopose efficacemente a critica il concetto marshalliano d’impresa rappresentativa. Nel celebre saggio metodologico An essay on the nature and significance of economic science (1932), definì l’economia la scienza che studia l’allocazione di mezzi scarsi a fini alternativi, stabilendo un confine netto tra giudizi di valore e proposizioni scientifico-deduttive. Liberista convinto, negli anni 1930 si contrappose a J.M. Keynes (➔ Keynes, John Maynard; keynesiana, teoria) sulla politica economica. Chiamò alla London School of Economics F. von Hayek (➔ Hayek, Friedrich von) e propose una lettura della crisi (The Great depression, 1934), ispirata alla teoria austriaca del ciclo economico (➔). Sviluppò una riflessione originale su conflitti e cooperazione nelle relazioni economiche internazionali e sulle cause economiche della guerra; tracciò il progetto di una unione federalista mondiale per superare le controversie e la belligeranza tra gli Stati, nonché per dare cornice istituzionale alla libertà di commercio internazionale. Nel 1944 fu membro della delegazione britannica a Bretton Woods (➔). Negli anni 1960 contribuì alla riforma dell’istruzione superiore in Gran Bretagna. Erudito, pubblicò importanti studi di storia del pensiero economico.