Statista inglese (Blenheim Palace, Oxford, 1874 - Londra 1965), figlio di lord Randolph. Ufficiale, in India e nel Sudan (1897-98), partecipò (1899-1902), dapprima come tenente di cavalleria e poi come giornalista, alla guerra anglo-boera. Deputato conservatore (1900), passò poi al liberalismo; sottosegretario alle Colonie nel 1908-10, fu successivamente ministro del Commercio (1908-09), degli Interni e primo lord dell'Ammiragliato (1911-1915). L'opera da lui compiuta in tale qualità per il rafforzamento della flotta si rivelò preziosa allo scoppio del conflitto mondiale. Ch. fu l'ideatore della spedizione di Anversa e di quella dei Dardanelli, ma le disastrose vicende di quest'ultima lo costrinsero a lasciare l'Ammiragliato. Dopo un periodo di guerra sul fronte francese, tornò al governo come ministro delle Munizioni (1916). Ministro della Guerra e Aeronautica alla fine del conflitto (1919), propugnò l'intervento armato contro la Russia sovietica. Nel 1921 fu ministro delle Colonie, ma cadde nelle elezioni del 1922. Rientrato (1924) nel partito conservatore, nominato cancelliere dello Scacchiere sotto St. Baldwin (1924-29), si fece promotore di una dura politica deflazionistica. Caduto il gabinetto Baldwin, fu all'opposizione per 10 anni, criticando la politica del disarmo unilaterale e la condotta del governo laburista in India. Durante la crisi che sboccò nella seconda guerra mondiale, Ch. criticò aspramente la conciliante politica estera di Baldwin e di N. Chamberlain nei riguardi di Hitler e di Mussolini, critica che si accentuò dopo Monaco. Il 3 sett. 1939 Chamberlain gli affidò l'Ammiragliato quale primo lord. Organizzò allora il blocco navale della Germania cercando al tempo stesso un ravvicinamento con l'URSS. Fautore della guerra a oltranza e di una più energica coordinazione degli sforzi militari, egli fu l'uomo sul quale si appuntarono gli sguardi di tutta la nazione quando, con l'invasione tedesca della Norvegia e poi della Francia, la situazione divenne gravissima per l'Inghilterra. Capo di un governo di coalizione (10 maggio 1940), con la sua energia, con la popolarità che seppe conquistare, impersonò la volontà di resistenza della nazione e di tutti gli altri popoli alleati contro la minaccia nazista nel difficilissimo periodo 1940-41. La strategia unitaria politico-militare di tutto il conflitto, che egli seppe concepire e attuare in gran parte, si concretò nella sua partecipazione a tutte le decisioni fondamentali della guerra. Dopo la vittoria sulla Germania e la fine del ministero di coalizione, Ch. formò il 23 maggio 1945 un governo di transizione: ma l'esito delle elezioni del 5 luglio lo costrinse a dimettersi. Capo dell'opposizione, fu tra i primi a proporre una politica antisovietica e a propugnare l'unione delle democrazie occidentali e l'unità europea. Tornato al potere con le elezioni dell'ott. 1951, il suo governo lasciò sussistere gran parte delle riforme attuate dal precedente ministero laburista, mentre in politica estera tentò ripetutamente di raggiungere un miglioramento dei rapporti con l'URSS. Nell'aprile 1955 si ritirò a vita privata. Scrittore efficace e vigoroso, pubblicò: The world crisis 1916-18 (1923-29; trad. it. 1929-31), My early life (1930), Great contemporaries (1937), Marlborough (1932-38). Per le sue memorie su The second world war (5 voll., 1948-51; trad. it. 1949-52) ebbe il premio Nobel per la letteratura nel 1953. Successivamente apparve la History of the English-speaking peoples (4 voll., 1956-58; trad. it. 1956-59).