(gr. Σίρμιον) Antica città della Pannonia inferiore, sul luogo dell’od. Sremska Mitrovica. I Romani vi s’insediarono alla fine del 1° sec. a.C.: nell’età dei Flavi fu elevata a colonia; fu poi piazzaforte importante nel corso delle guerre contro i Daci. Della città antica rimangono pochi resti (tratti delle strade, magazzini, terme, case, il circo e, forse, il foro) e numerose iscrizioni. Nelle polemiche trinitarie e cristologiche del 4° sec. S. fu una roccaforte di posizioni ariane o semiariane.
Da S. prende nome il distretto serbo di Sirmio (serbocr. Srijem o Srem) nella Provincia autonoma della Voivodina (3486 km2 con 331.866 ab. nel 2007), limitato dal Danubio (a N e a E), dalla Sava (a S) e dalla Slavonia (a O). Il terreno è fertile e si presta alle colture di cereali, barbabietole da zucchero e vite. I centri principali sono Ruma e Sremska Mitrovica. Già fiorente al tempo dei Romani, fu occupato dai Turchi e, dopo la cacciata di questi, colonizzato da Croati, Tedeschi (Svevi), Magiari, Slovacchi, Ruteni e Cechi.