RIESSINGER, Sixtus
Prototipografo, prete, nato forse a Soultz della diocesi di Costanza circa il 1430; ma egli stesso si disse "Argentinensis" sottoscrivendo l'edizione della grammatica del Perotti (Napoli 1476): così è probabile che nella città di Strasburgo abbia trascorso la sua gioventù. Prima di recarsi a Napoli, dove pubblicò non meno di 48 opere, dal 1470 al 1478, sostò a Roma e qui venne ancora più tardi e insieme con Giorgio Herolt vi stampò De Chiromantia (3 dicembre 1481) e gli Opuscula di F. De Barberiis (11 dicembre 1483). Fece poi ritorno in patria e divenne successivamente cappellano a Ungersheim presso Colmar e vicario di S. Tommaso a Strasburgo. Viveva ancora nel 1502.
La storia della prima tipografia napoletana è legata al nome di R., il quale ebbe per correttori Pietro Oliverio e Paride del Pozzo e si associò nel 1473 con Francesco del Tuppo. Il suo primo libro con data è la Lectura super Codice di Bartolo da Sassoferrato, del 1471, grosso volume in folio di carte 420, che esiste completo solo nella Biblioteca Nazionale di Napoli. R. stampò in gran parte opere giuridiche, e fra le altre si ricordano il Terenzio (circa 1471), il Filocolo del Boccaccio (8 marzo 1478), adorno di 41 figure e che deve essere considerato come il più antico libro italiano datato non religioso illustrato, e due edizioni delle Eroidi di Ovidio, egualmente illustrate da 20 xilografie. Tutte le edizioni napoletane del R. sono rarissime.
Bibl.: Fava e Bresciano, La stampa a Napoli nel sec. XV, Lipsia 1911; K. Haebler, Die deutschen Buchdrucker des XV. Jahrhunderts im Auslande, Monaco 1924.