SOCOTRA (A. T., 91; 116-117)
Isola situata nell'Oceano Indiano, a 12° 30′ lat. N., 54° long. E., circa 208 km. a ENE. del Capo Guardafui. La lunghezza lungo l'asse E.-O. è di 103 km., la larghezza di 35 km. e la superficie di circa 3600 kmq. Un massiccio centrale di granito e di gneiss, frammento separato del blocco africano, si eleva nei picchi dentellati di Haggier a 1428 m. Intorno a questo massiccio si trova un altipiano di calcare cretacico ed eocenico dell'altezza di 300-450 m. s. m., il quale spesso termina in alte rupi precipiti, ma offre anche approdi più praticabili, tra cui una fascia di dune sabbiose lungo la costa meridionale. Alcuni dei calcari sono forati da camini e da spaccature vulcanici, specie nel SE. Vi sono parecchie isole connesse con Socotra: Darsī e Semḥah, chiamate I Fratelli, si trovano a O. di Socotra, le cui scogliere coralline formano continuità con quelle delle due isole; il mare che le divide raggiunge raramente una profondità superiore a 50 m. Darsī, che ha le dimensioni di 5,5 per 1,5 km., sale con pendii ripidi all'altezza di circa 450 m.; Semḥah, che ha 10 per 5 km., è coronata da una montagna tabulare alta 750 m. e possiede corsi d'acqua perenni. ‛Abd el-Kūrī, situata quasi 100 km. a O. di Socotra, è, come essa, un masso di roccia antica, ma ne è separata da acque profonde 200 metri. Ha le dimensioni di circa 32 per 5,5 km. con un litorale settentrionale basso e uno meridionale alto. L'altezza massima verso E. giunge quasi a 510 m.; l'isola non ha corsi d'acqua perenni.
Al-Farūn è il nome di due isolotti rocciosi circa 21 km. a O. di ‛Abd el-Kūrī, alti circa 90 m. Tra essi e la costa africana il mare raggiunge in taluni punti la profondità di 1000 m., perciò è probabile che la loro connessione con l'Africa non sia recente. Ciò trova conferma nello studio della flora e della fauna: alcune forme antiche sono state conservate in queste isole e in taluni casi hanno sviluppato specie endemiche; 98 generi su 314 e un numero che sta fra un terzo e la metà di quasi 600 specie di piante infiorescenti esistenti su queste isole non si trovano altrove; così 15 su 67 specie di Uccelli, più della metà di 22 specie di Rettili e quasi tutti i Molluschi terrestri sono peculiari. Questo ampio elemento endemico è una caratteristica speciale e perfino ‛Abd el-Kūrī possiede molluschi terrestri e scorpioni che le sono proprî.
Le relazioni di queste forme endemiche con gli animali e le piante appartenenti all'isola Maurizio, all'Africa del sud e forse perfino all'America Meridionale, sono molto suggestive. Tra le piante più note sono aloe, dracaena, mirra, incenso, melograno; il bestiame è stato importato da qualche regione orientale e si trova anche un onagro africano, ma non esistono Mammiferi endemici. Al principio del Terziario, il nocciolo di Socotra sorgeva nudo da un mare nel quale si veniva depositando il calcare che oggi lo circonda. Nella stessa epoca il Deccan era un'ansa situata più a oriente. Il sollevamento seguì a un periodo di attività vulcanica e probabilmente congiunse l'isola di Maurizio e Madagascar alle Seicelle e a Socotra, donde quella che era allora la linea costiera scendeva al Deccan: ma probabilmente questa unione non durò a lungo.
Il clima di Socotra è dipendente dal monsone. In molte parti dell'isola si verificano forti piogge tra giugno e settembre, mentre il resto dell'anno è molto asciutto, eccettuate nebbie e piogge notturne sulle alture. Durante la stagione calda le temperature raggiungono spesso 35° nelle pianure, dove regnano le febbri. Sul calcare la stagione asciutta produce un'estrema aridità.
Si afferma che gli abitanti di Socotra risiedano nell'isola da moltissime generazioni, sebbene non si sia scoperta nessuna traccia anteriore alla menzione nel Periplo del Mare Eritreo. Poiché queste popolazioni dell'interno sono spesso di colorito piuttosto chiaro, di statura alta, di labbra sottili e di naso diritto, sembrano provenire dall'Arabia piuttosto che dall'Africa. Alcuni che hanno labbra grosse, statura più bassa e colorito più scuro, si dice che abbiano anche testa rotonda. Questi ultimi potrebbero esser connessi con la popolazione scoperta in parti meridionali dell'Arabia da Bertram Thomas. La loro lingua è come un'antica forma dei dialetti del gruppo Mahrī nell'Arabia meridionale, che però sono stati molto modificati da influssi arabi. Sulle coste abitano Arabi, Indiani, Negri e altre popolazioni, con qualche mescolanza di sangue europeo. La popolazione totale è di circa 12.000 ab., dedita in massima parte alla pastorizia nell'interno e alla pesca lungo le coste.
I Greci e i Romani chiamarono Socotra Dioscorides; essa era un luogo in cui avvenivano gli scambî indiani ed arabi. Può darsi che in tempi molto anteriori l'isola sia stata in rapporti commerciali con l'impero egiziano. Socotra divenne nominalmente cristiana (con caratteristiche ebraiche e pagane) in tempi antichi, e questa religione sopravvisse fino al principio del sec. XVII, benché da gran tempo fosse stata sostituita dall'Islām. Per secoli l'isola fu la base d'operazioni di pirati. Per breve tempo dopo i viaggi di scoperta Socotra fu posseduta dai Portoghesi, ma per solito essa è stata in relazione con qualche sultanato della costa meridionale d'Arabia. Con l'apertura del Canale di Suez la sicurezza del traffico oltre l'isola divenne importante e dal 1876 Aden pagò un piccolo sussidio annuo al padrone nominale di Socotra, il sultano di Kishin. Nel 1886 l'isola divenne protettorato inglese sotto un governo indigeno, con un membro della famiglia del sultano di Kishin a capo dell'amministrazione.
La popolazione agricola produce ed esporta burro (ghi); i datteri abbondano specialmente presso il villaggio di Tamarida, in una valle sulla costa settentrionale; si coltivano anche l'aloe e la dracaena.