Socrate
Filosofo greco (Atene 470 o 469-ivi 399 a.C.). Nel 399 il regime democratico lo processò con l’accusa di non credere negli dei tradizionali e di corrompere i giovani. Si trattava in realtà di un processo politico, dovuto probabilmente al fatto che della sua cerchia facevano parte illustri esponenti della corrente aristocratica. S. si difese con vigore e affermò di aver contribuito a rendere la città più virtuosa, ma fu condannato a morte. Sebbene ne avesse la possibilità, non volle sottrarsi alla condanna per non violare le leggi della città: così, dopo aver rincuorato i suoi discepoli, bevve serenamente la cicuta - il veleno che si usava in quelle circostanze - e morì. Il suo insegnamento, fondato sulla ricerca della verità attraverso il dialogo, ha avuto un’immensa eco nella cultura occidentale.