solfuri In chimica inorganica, derivati dell’acido solfidrico, ottenuti per sostituzione di uno o di entrambi gli atomi di idrogeno con un metallo Me monovalente; nel primo caso si hanno i s. acidi o solfidrati, di formula MeHS, nel secondo i s. neutri, Me2S. Molti s. si trovano in natura, dove costituiscono importanti minerali (blenda, galena, pirite ecc.); altri si preparano artificialmente (s. di ammonio, di calcio ecc.). I s. alcalini o alcalino-terrosi sono solubili in acqua, gli altri sono insolubili (molti di questi sono solubili negli acidi minerali con sviluppo di acido solfidrico). Alcuni s. metallici si sciolgono nelle soluzioni acquose dei s. alcalini formando dei solfosali solubili in acqua.
In chimica organica, composti di formula generale RSR′ (detti anche tioeteri), dove R ed R′ indicano due radicali alifatici, aromatici, eterociclici, fra loro uguali o differenti. Prendono nome dai radicali contenuti: così, dimetilsolfuro (CH3)2S, etilfenilsolfuro C2H5SC6H5 ecc. I disolfuri hanno formula generale RSSR′.