soprano Il registro più acuto delle voci femminili o bianche. A seconda delle caratteristiche espressive e delle possibilità tecniche i s. si distinguono in differenti tipologie, tra le quali s. leggero, s. lirico e s. drammatico. Con funzione appositiva, unito al nome di uno strumento musicale, il termine indica il tipo che, fra quelli della sua famiglia, produce suoni più acuti (per es., sassofono s.).
Esempi di ruoli che richiedono un s. leggero sono: Adina in L’elisir d’amore di G. Donizetti; Dinorah di G. Meyerbeer, Ofelia in Hamlet di A. Thomas. Richiedono un s. lirico: Cio-Cio-San in Madama Butterfly, Liu in Turandot, Mimì in La bohème di G. Puccini; Micaëla in Carmen di G. Bizet. Parti di s. drammatico sono Gioconda di A. Ponchielli, Medea di L. Cherubini, Turandot di Puccini. Sopranista Controtenore che canta nella tessitura del soprano. In origine, sinonimo di castrato (➔ castrazione).