SPARTIACQUE
Lo spartiacque o displuvio (divertigium o divortium aquarum degl'idrografi del Rinascimento; fr. ligne de partage; sp. divisoria de aguas; ted. Wasserscheide; ingl. watershed) è la linea o zona limite di un bacino fluviale rispetto a quelli limitrofi, e dalla quale le acque scorrono verso l'uno o l'altro bacino. Tale concetto si può estendere anche ad un complesso di reti idrografiche, così gli spartiacque possono essere principali o secondarî, a seconda che si riferiscono a tutta una rete di affluenti di un fiume o a un solo affluente, ad un bacino oceanico dove sboccano i varî fiumi o a un solo mare costiero, ecc. Si può anche parlare di uno spartiacque continentale, quale quello che divide tutte le acque di un continente fra i mari che lo circondano.
Lo spartiacque è dato spesso dalla linea di cresta di una catena montuosa di sollevamento recente e corrispondente a una geoanticlinale; è questo uno spartiacque regolare come in molti casi delle Alpi, dei Pirenei, del Caucaso, delle Ande, ecc.). Ma talora la linea delle maggiori elevazioni (linea di vetta) non corrisponde più allo spartiacque, bensì questo corre su zone meno elevate, per retrocessione corrosiva dei bacini fluviali che ne hanno cambiato la posizione (spartiacque rimosso). Così nell'Appennino Tosco-romagnolo, lo spartiacque va da una all'altra delle creste parallele, con un andamento quanto mai irregolare.
Lo spartiacque può essere anche incerto, con soglia appena sensibile, come avviene talvolta nelle zone sovralluvionate e paludose nell'interno di alcune vallate; così il valico di Dobbiaco (metri 1204) fra la Rienza (Isarco-Adige-Adriatico) e la Drava (Danubio-Mar Nero) o in Valdichiana, dove le acque scolavano ora verso l'Arno ora verso il Tevere (Paglia); cosicché per bonificare la zona fu creato, nel 1780, uno spartiacque artificiale (il "Callone di Valianh"). In qualche caso, lo spartiacque può addirittura mancare, dando luogo a corsi d'acqua biforcati, ossia defluenti in doppia direzione, come il Río Casiquiare nel Venezuela meridionale, che unisce l'Orinoco (Atlantico) col Rio Negro (Rio delle Amazzoni).
Si chiama spartiacque sotterraneo quello, nel quale la linea o zona divisoria delle acque non corrisponde a un carattere morfologico superficiale, bensì a condizioni tettoniche del sottosuolo, come l'andamento e l'inclinazione degli strati su cui scorrono le acque sotterranee (v. sorgente); ovvero, nelle zone carsiche, i canali sotterranei (caverne, condotti, sifoni, ecc., che si dirigono in direzione talvolta opposta a quella della pendenza superficiale del terreno: così la Piuca nel Carso Triestino, ad occidente della linea di vetta del bacino di Postumia, raccoglie questi acque per scaricarle sotterraneamente a oriente, verso il L. di Circonio e la Lubiana (Sava, Danubio, M. Nero), anziché verso l'Adriatico.
Bibl.: A. Penck, Morphologie der Erdoberfläche, I, Stoccarda 1894; G. Marinelli, La Terra, I, Milano 1898; G. Rovereto, Trattato di Geologia morfologica, I, Milano 1924.