spazio lineare
Definizione matematica che estende le naturali proprietà del comune spazio tridimensionale in cui agiamo. In questo spazio, dato un punto (origine) come riferimento, sono definite due operazioni fondamentali sui punti (vettori): la possibilità di sommare tra loro due vettori, producendone un terzo, secondo certe regole di coerenza, e la possibilità di moltiplicare un vettore per un numero, cioè di farlo scorrere lungo la retta che lo congiunge con l’origine. Formalmente abbiamo che un insieme di punti X è detto spazio lineare sui reali ℝ se soddisfa le condizioni seguenti. In primo luogo esiste una mappa +:X×X→X in sé tale che, per ogni a,b,c in X, (a) a+(b+c)=(a+b)+c; (b) a+b=b+a; (c) esiste un elemento 0 tale che a+0=a; (d) per ogni a esiste a′ tale che a+a′=0; a′ è scritto −a e a+(−b) è scritto a−b. Inoltre deve esistere una mappa da R×X in X tale che per ogni λ,μ∈ℝ e a,b∈X: (a) λ(a+b)=λa+λb; (b) (λ+μ)a=λa+μa; (c) λ(μa)=(λμ)a; (d) 1a=a.