SPECCHIA
. Con questo nome, che si volle collegare con il latino specula "vedetta", si indicano grandi cumuli di pietrame rozzo ed informe di pianta approssimativamente circolare (diametro vario da 4 a 12 metri) e forma generale tondeggiante, esclusivamente peculiari, sembra, della Penisola Salentina, dove molti sono tuttora superstiti. Furono eretti nei luoghi più elevati delle colline, talora raggruppati in numero notevole.
L'accostamento ai monumenti megalitici delle stesse Puglie è molto dubbio. La mancanza finora di esplorazioni metodiche impedisce ogni attribuzione di tempo di questi monumenti; si ignora pure la loro destinazione, che forse era varia. Secondo incerte notizie, sarebbero stati trovati entro alcuni di essi frammenti fittili, ritenuti preistorici e muretti di sostegno. Le vere e proprie specchie salentine furono confuse talora con tombe tumulari baresi della prima età del ferro.
Bibl.: A. Iatta, La Puglia preistorica, Bari 1914; M. Mayer, Molfetta und Matera, ipsia 1924, pp. 234-56.