specie nosologica
Unità elementare dei sistemi di classificazione delle malattie. La nosologia – la branca della medicina che si occupa di tale classificazione – ha avuto il suo apice tra XVII e XVIII sec., in particolare a partire dai lavori del medico inglese Thomas Sydenham. L’idea alla radice della nosologia è che sia possibile identificare in modo univoco una malattia, come avviene in zoologia e botanica, ambiti nei quali la sistematica ha avuto un grande sviluppo. Analogamente a ciò che è accaduto tra i naturalisti, vi sono stati numerosi dibattiti su quale fosse il metodo più corretto di costruzione delle classificazioni e sul relativo concetto di specie. Poiché non vi era una conoscenza chiara e condivisa che potesse fungere da guida nella classificazione nosologica, numerosi sistemi sono stati per lungo tempo in concorrenza tra loro. È stata spesso messa in dubbio, inoltre, la stessa ipotesi che un insieme di sintomi corrisponda effettivamente a un’entità nosologica stabile e invariante da caso a caso, sottolineando così il carattere nominalistico di qualsivoglia classificazione. Oggi la classificazione delle malattie in specie nosologiche avviene in base alle cause della malattia (eziologia), in base al meccanismo patogenetico, o in base ai sintomi. La classificazione fondata sugli organi e i sistemi anatomici, per quanto ancora spesso utilizzata, è complicata dal fatto che numerose patologie colpiscono diversi organi. La necessità di una classificazione nosologica non è più dettata da bisogni epistemologici o metafisici. Nasce, piuttosto, dalla necessità di avere sistemi condivisi per ottenere statistiche epidemiologiche attendibili su cui basare interventi di sanità pubblica, investendo quindi anche la gestione delle risorse economiche. A questo scopo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha un sistema unificato di codici ICD (International statistical classification of diseases and related health problems) che identificano in modo univoco una malattia o un altro problema di salute. L’ICD, oggetto di continue e laboriose revisioni, è stato introdotto all’inizio del XX sec. sulla base della proposta del medico francese Jacques Bertillon.