Poeta tedesco (Kaiserswerth, Düsseldorf, 1591 - Treviri 1635); gesuita, prete nel 1622, prof. di filosofia e teologia morale e predicatore del duomo di Paderborn, passò quindi (1627) a Würzburg e, in seguito, a Magonza, non ottenne dai superiori il permesso di partire missionario. Assegnato alla sede di Treviri nel 1633, vi morì di peste contratta assistendo i soldati che ne erano stati colpiti durante una delle fasi della guerra dei Trent'anni. Oltre un edificante Geistlicher Unterricht zur Generalbeichte (1631), pubblicò la Cautio criminalis, seu De processibus contra sagas (1631), coraggiosa presa di posizione, in un latino ben dominato, contro gli abusi e le torture applicati nei processi alle streghe, assai correnti specie in alcune zone della Germania (a Würzburg, per esempio) e, più in generale, contro il fenomeno stesso delle persecuzioni. Postumi (1649) apparvero il Güldenes Tugend-Buch e il Trutz Nachtigal, il primo raccolta di meditazioni teologico-morali, il secondo ampia serie di liriche di natura mistica, nell'insieme uno dei cicli poetici più ricchi della letteratura religiosa, in specie cattolica, del periodo barocco. Preoccupato di problemi linguistici e soprattutto ritmici, indipendentemente da M. Opitz che ignorava, S. seppe fondere classicità di toni e dolce schiettezza di sentimenti, in un tipo di lirica per lo più orientata alla malinconia.