(ted. Trier) Città della Germania (104.640 ab. nel 2008), nella Renania-Palatinato, posta a 124 m s.l.m., sulla Mosella, nei pressi del confine del Lussemburgo. È il principale centro della regione vinicola della Mosella e sede di industrie enologiche, tessili, meccaniche e del cuoio, ma soprattutto è un importante centro turistico e culturale.
Fondata da Augusto tra il 16 e il 13 a.C. nel territorio dei Treveri con il nome di Augusta Treverorum, la città acquistò rapidamente importanza; con l’ordinamento dioclezianeo, divenuta Treveri, fu capitale della Belgica, poi sede del Cesare d’Occidente. Nel 462 o 464 passò in possesso dei Franchi. Scelta come sede da alcuni re, poi sostituita da Metz, ebbe di nuovo un periodo di splendore sotto Pipino e Carlomagno, ma in seguito decadde. Nell’898 l’arcivescovo Radbodo acquistò i diritti dei conti di T., fondando il potere temporale della sede episcopale. Nel 10° sec. l’arcivescovo con l’appoggio imperiale riuscì a imporre il suo potere sulla città. Appoggiandosi agli ordini mendicanti le principali famiglie si organizzarono allora nello scabinato, che fu abolito nel 1436. T. partecipò alla guerra dei contadini, mentre nel 1559 il tentativo di introdurre la Riforma fallì. Nel 1580 dovette sottomettersi all’Elettore palatino. Gravemente danneggiata dalla guerra dei Trent’anni e durante le guerre di Luigi XIV, dal 1798 T. fu la capitale del dipartimento francese della Sarre. Nel 1815 passò alla Prussia. Dopo la Prima guerra mondiale fu occupata da truppe alleate dal dicembre 1918 al giugno 1930.
All’interno delle mura romane, l’infrastruttura della città si dispose simmetricamente attorno a un cardine e a un decumano massimo con il foro nel loro punto di intersezione. All’estremità settentrionale del decumano, nella cinta muraria romana, si trova la Porta Nigra (2° sec. d.C.). In fondo al cardine massimo sorgono le terme imperiali (3° sec. d.C.). Altre terme rimangono nella città (Barbarathermen), dove è ben conservata la grande basilica absidata (Aula Palatina). Sono emersi inoltre resti di un monumentale impianto (4° sec. d.C.) comprendente aule basilicali, ambienti intermedi, impianti d’acqua, decorazioni marmoree e musive. Da una casa romana proviene un grande e ricco mosaico con varie figurazioni. Rimangono gli horrea, e fuori delle mura si stendono le necropoli. Di notevole interesse, sulla strada T.-Bingen, i monumenti funerari di Neumagen (Noviomagus), databili tra l’epoca traianeo-adrianea e quella costantiniana. Oltre a S. Martino (4° sec.), il monumento medievale più importante è il duomo (restaurato, 1970-80), originaria costruzione romana, poi basilica dell’11° sec., con aggiunte del 12° (coro orientale e cripta) e del 13° (volte); una sala romanica dà nel chiostro (sec. 13°) gotico; rimangono alcuni rilievi (1160 ca.). Sono da ricordare anche la Liebfrauenkirche (1242-53) a pianta centrale, importante monumento del gotico; St. Matthias (1131-43) con facciata barocca (1783) e il convento (1225-50 ca., gotico borgognone); St. Gangolf (15° sec.); St. Paulin, di B. Neumann (1734). Splendidi esempi di architettura civile medievale sono: il Frankenturm, il tipo più antico della casa di pietra (1100 ca.), il Dreikönigshaus (1220 ca.) ecc. Notevole la fontana di S. Pietro, nel mercato centrale (H.R. Hoffmann, 1595). Barocchi sono il Palazzo Arcivescovile e il Palazzo Kesselstatt (J.V. Thormann, 1742), di cui si conserva la facciata.
Principali istituzioni culturali sono il Museo Diocesano, il Museo Municipale e la Biblioteca Comunale.