Città e porto fluviale della Francia nord-orientale (124.435 ab. nel 2006), alla confluenza della Mosella nel Seille; capoluogo del dipartimento della Mosella e della regione Lorena. Punto strategico di comunicazioni, domina la via che congiunge Parigi con la valle del Reno. Centro finanziario e industriale (nei settori metalmeccanico, elettrotecnico, delle calzature, editoriale, alimentare e del tabacco).
Fin dall’antichità M. ebbe importanza strategica per la sua posizione tra Francia e Germania. Capitale dell’Austrasia merovingia (talvolta definita anche Regno di M.), anche sotto i Carolingi fu al centro della vita politica, ecclesiastica e culturale; dal 9° sec., incorporata nella Lorena, fu sottoposta al potere comitale dei vescovi. Ottenuto il riconoscimento comunale verso il 1130, M. affermò la sua autonomia in una serie di guerre contro i duchi di Lorena (14°-15° sec.). Occupata dal re di Francia Enrico II (1552), rimase francese con il trattato di Cateau-Cambrésis (1559). Nel 1633 Luigi XII la elevò a sede del Parlamento per la provincia dei tre vescovati (M., Toul e Verdun). Le sue fortificazioni difensive, volute da Luigi XIV e ingrandite da Napoleone, nella guerra della 6ª coalizione resistettero all’offensiva russa (1814) fino all’armistizio. Incorporata nell’Impero germanico dopo aver subito un lungo assedio nella guerra franco-prussiana (1871), per il trattato di Versailles fu assegnata alla Francia (1919). Nella Seconda guerra mondiale fu occupata dai Tedeschi e liberata dal generale G. Patton nel 1944.
Nell’isolotto a N formato dalla ramificazione della Mosella, sono il teatro e la prefettura (18° sec.), ancora più a N l’isola Chambière con le chiese di S. Vincenzo (13° sec.; facciata del 18°) e di S. Clemente (17° sec.). Mura medievali circondano la città e sono a loro volta comprese entro un ampio recinto di fortificazioni (17° sec., perfezionate dopo il 1871). Centro di M. è la piazza d’Armi, su progetto di J.-F. Blondel (di cui è anche la piazza della Comédie); vi sorgono il Palazzo Municipale (1766-1781); la cattedrale gotica di S. Stefano (1250-1380), transetto e coro del 1486-1520, vetrate in gran parte del 16° secolo. Notevoli inoltre la chiesa di St.-Pierre-aux-Nonnais (10° sec., su una basilica romana del 4° sec.), St.-Martin (13°-16° sec., affreschi e vetrate del 16° sec.) e Sainte-Ségolène (13° sec.). La piazza medievale di St.-Louis è cinta da case a portici.