(fr. Moselle; ted. Mosel) Fiume dell’Europa centrale (545 km; bacino di 28.033 km2), che bagna la Francia nord-orientale, la Germania occidentale e il Lussemburgo. Nasce nel versante occidentale dei Vosgi, dai fianchi del Ballon d’Alsace, e descrive complessivamente un grande arco (dapprima verso NO, poi verso NE) nel cuore della regione ercinica franco-renana. Nel tratto francese, bagna vari centri (Remiremont, Épinal, Toul, Nancy, Metz, Thionville); poi segna, per circa 30 km, il confine tra Lussemburgo e Germania; in Germania passa per Treviri e a Coblenza confluisce nel Reno. I suoi principali affluenti sono la Meurthe, la Seille e la Saar. La sua valle è nota, specie in territorio tedesco, per la produzione di celebri vini.
Armata della M. Una delle armate della Rivoluzione francese, creata nell’ottobre 1792 e sciolta nell’aprile 1795 insieme all’armata del Reno per costituire l’armata Reno-Mosella. Fu comandata da più generali, tra cui Kellermann, Hoche, Jourdan, Moreau.
Battaglia della M. Nel 366 d. C., durante la guerra per l’invasione degli Alemanni, l’imperatore Valentiniano I mandò contro un corpo di Alemanni, accampati presso la M., il generale Giovino, che, avendoli colti di sorpresa, li sterminò.
Dal fiume prende nome il dipartimento della Mosella (6216 km2 con 1.040.000 ab. nel 2006); capoluogo Metz. Comprende l’altopiano lorenese fino ai Vosgi, a SE, e fino ai confini tedesco e lussemburghese a N, e una parte della media valle della M., fra Metz e Thionville, a O. L’altopiano lorenese ha limitata fertilità; fiorente è invece l’agricoltura nel settore nord-occidentale (cereali, vini rinomati, allevamento). Importanti giacimenti di ferro nel distretto di Thionville. Attiva l’industria siderurgica, vetraria, della concia (anche calzaturifici), della ceramica e del legno.