(fr. Vosges; ted. Vogesen) Rilievo montuoso della Francia orientale, che, con direzione SO-NE, si estende per circa 250 km tra il Colle di Saverne a N e il Passo di Belfort a S, l’altopiano triassico lorenese e le colline argillose dei Faucilles a O, e infine la pianura alsaziana a levante. Le maggiori elevazioni si hanno nella parte meridionale dove culminano a 1423 m s.l.m. (Alti V.), mentre a N digradano fino a 400 m s.l.m. (Bassi V.). Il clima è piuttosto rigido, specie nell’inverno, sugli Alti V., e più mite, per quanto umido e piovoso, sul versante alsaziano. Le precipitazioni variano da 500 mm annui nelle bassure a 1500 sulle zone montuose. Le acque si raccolgono in una fitta rete idrografica (Mosella, Vologne, Meurthe, nel versante occidentale; Thur, Fecht, Bruche, nel versante orientale). L’economia è fondata sullo sfruttamento forestale, l’allevamento e l’agricoltura. Nelle vallate e sugli altipiani è diffusa la coltura dei cereali; nelle zone subcollinari sono estesamente coltivati vite e alberi da frutta. L’attività industriale riguarda la lavorazione del legno, la metallurgia e, in misura decrescente, le tradizionali lavorazioni tessili. Sviluppato il turismo. I centri urbani principali sono Baccarat, Rambervillers, Remiremont, Épinal, Molsheim.
Dai V. prende nome un dipartimento della Francia orientale (5874 km2 con 380.304 ab. nel 2007), con capoluogo Épinal. Comprende due zone nettamente distinte per la natura del suolo e per il rilievo: a E una zona montuosa formata dal rilievo dei V.; a O una zona di altipiani ondulati. Il clima è piuttosto rigido alle altitudini più elevate e più mite negli altipiani. I corsi d’acqua sfociano in parte nel Mare del Nord attraverso il Reno, verso il quale sono incanalati dalla Mosella e dai suoi affluenti, e in parte nel Mediterraneo per mezzo della Saona che li convoglia al Rodano. Gran parte del territorio è coperto da boschi, prati e pascoli; inoltre vi sono coltivazioni di cereali, barbabietole da zucchero, viti, canapa. L’economia si fonda in primo luogo sullo sfruttamento delle numerose sorgenti di acque minerali (Plombières-les-Bains, Vittel), sull’industria alimentare, tessile, del legno e della carta.