MIKOŁAJCZYK, Stanisław
Uomo politico polacco, nato il 18 giugno 1901 a Holsterhausen in Vestfalia, dove suo padre, contadino della Posnania, lavorava come minatore. Dopo aver partecipato (1918-20) alle lotte per la liberazione della Polonia, svolse nella Posnania un'alacre attività nell'ambito del Partito dei contadini polacco del quale diventò presto uno dei membri più autorevoli. Eletto deputato al Sejm nel 1930, non si ripresentò, perché avverso al regime di Pilsudski, alle elezioni successive. Dopo aver preso parte alla campagna del 1939 si rifugiò in Ungheria e poi in Francia, dove il 23 gennaio del 1940 diventò vicepresidente del Consiglio nazionale, presieduto da Paderewski. Dal 3 settembre 1941 fece parte a Londra, come vicepresidente e ministro degli Interni, del gabinetto Sikorski, e dopo la morte di questi diventò presidente del Consiglio. In tale qualità intraprese due viaggi a Mosca - nel luglio e nell'ottobre del 1944 - e il 29 novembre dello stesso anno, per dissidî con la maggioranza dei membri del suo gabinetto, rassegnò le dimissioni da presidente del Consiglio. Persuaso della necessità di tentare la collaborazione col governo di Varsavia, egli accettò, nel giugno 1945, il posto di vicepresidente del Consiglio e ministro della Agricoltura nel gabinetto di Osóbka Morawski. Morto Witos, assunse la presidenza del Partito dei contadini. In seguito all'esito sfavorevole al suo partito nelle elezioni del gennaio 1947, abbandonò il governo e, eletto deputato aVarsavia e a Gniezno, passò all'opposizione. Ritenendo imminente il suo arresto, emigrò clandestinamente dalla Polonia, giungendo il 3 novembre 1947 a Londra per recarsi, poco dopo a New York. Dall'aprile 1948 è presidente dell'Unione internazionale dei contadini, che ha la sua sede a Washington.