Stanlio e Ollio
La coppia comica per eccellenza
Stanlio e Ollio hanno costituito la più formidabile e importante coppia di comici del cinema della prima metà del Novecento, in grado di combinare le loro personalità in uno straordinario gioco di incastri, basato su un meccanismo di fanciullesca spontaneità e sostenuto da tempi comici perfetti
Stan Laurel (per gli Italiani Stanlio), il cui vero nome era Arthur Stanley Jefferson, nacque a Ulverston (Gran Bretagna) nel 1890. Il padre era un noto autore e produttore teatrale, la madre un’attrice. Deciso a seguire la tradizione familiare, Stan entrò presto a far parte della compagnia di pantomime più nota d’Inghilterra, in cui lavorava anche Charlie Chaplin, che Stan continuò sempre a considerare un modello.
Dopo una trionfale tournée negli Stati Uniti, la compagnia si sciolse perché molti degli attori tentarono la via del cinema. Nel 1917 Stanlio girò una comica nella quale recitava anche Oliver Norwell Hardy, ossia Ollio. Il quale era nato ad Harlem (Georgia) nel 1892 e, ancora bambino, si era esibito come cantante nei Minstrel shows, spettacoli nei quali attori bianchi cantavano truccati da neri.
Dopo questa prima esperienza in cui però non formavano ancora una coppia, entrambi furono scritturati dal regista e produttore Hal Roach, che fu l’artefice, nel 1927, della nascita del loro sodalizio.
Nei primi film, ancora muti e brevi, Stanlio e Ollio erano ora marinai, ora galeotti, ora amici costretti ai lavori forzati. La loro grande popolarità esplose però con i primi film sonori, ancora oggi riproposti dalle televisioni, in cui la loro entrata in scena viene sempre preceduta dal famoso motivetto Cuckoo song composto da Marvin Hatley: Muraglie (1931), I figli del deserto (1933), Fra’ Diavolo (1933), uno dei loro film migliori e basato sull’operetta di Daniel-François-Esprit Auber, Allegri gemelli (1936), I fanciulli del West (1937), Avventura a Vallechiara (1938), C’era una volta un piccolo naviglio (1940), Noi siamo le colonne (1940), Allegri imbroglioni (1943).
Nella coppia ognuno dei due rispecchia, rovesciandole, le caratteristiche dell’altro con assoluta complementarità: Stanlio magro, con i capelli a spazzola e il cravattino a farfalla; Ollio grasso, con baffetti neri e cravatta lunga; uno più ‘saggio’ (Ollio) l’altro più ‘sognatore’; uno più impacciato (ancora Stanlio) l’altro apparentemente più sicuro e autoritario. Stanlio dall’accento inglese, Ollio americano del Sud.
La forza comica dei due attori si basa sulla loro capacità di combinare assieme i reciproci comportamenti. Stanlio è maldestro anche nell’affrontare compiti semplicissimi, di fronte ai quali manifesta la sua difficoltà grattandosi la testa con espressione perplessa, per poi lasciarsi andare a piagnistei infantili di fronte all’inevitabile catastrofe. Ollio si mostra invece sicuro di sé e, nel constatare l’inettitudine di Stanlio, cerca la complicità dello spettatore guardando verso la macchina da presa, mentre dà sfogo alla sua impazienza gonfiando le guance o arrotolandosi la cravatta. Ma, come il compagno, anche lui riesce a far diventare insormontabili situazioni banali, ed entrambi non fanno altro che complicarsi la vita con comportamenti inadeguati.
Così in Esplosione (1929) di James Parrott gli starnuti di Ollio e i tentativi di Stanlio di placarli fanno alla fine esplodere la loro casa. In La capra Penelope (1929) di Lewis R. Foster tutte le gag sono basate sui loro tentativi di tenere nascosta una capra al padrone di casa, allergico agli animali. Mentre in Piano...forte (1932), affrontata una scalinata ripidissima per portare un pianoforte, i due si avvedono dell’esistenza di una strada molto più comoda e non esitano a ritornare indietro per percorrerla!
Stanlio e Ollio lavorarono insieme per più di vent’anni, ossia dal 1927 al 1951, anno nel quale uscì il loro ultimo e sfortunato film, Atollo K. Da tempo i due avevano cambiato casa di produzione e non godevano più della libertà acquisita con Roach.
Ollio (doppiato in Italia dopo il 1938 da Alberto Sordi) morì a North Hollywood nel 1957, Stanlio a Santa Monica (California) nel 1965.
Furono molto amati dal pubblico e continuano a esserlo ancora oggi a tanti anni dalla loro scomparsa, costantemente apprezzati da altri grandi comici, come Jerry Lewis che negli anni Sessanta dedicò a Stanlio un bellissimo omaggio televisivo.