stasimo Nell’antica tragedia greca, canto del coro, che divideva un episodio dall’altro, dopo aver preso posto nell’orchestra (opposto di parodo); costituito da uno o più gruppi triadici indipendenti di strofe, antistrofe ed epodo, cantato con accompagnamento di danza, col suono della lira e soprattutto del doppio flauto. Composto in metri vari, aveva tono ed espressioni lirici. In principio gli s. furono legati all’azione drammatica, poi con Euripide cominciarono a distaccarsene sino a divenire veri e propri intermezzi (ἐμβόλιμα) con Agatone.