statuto
Nel Medioevo e nell’età rinascimentale, il complesso delle norme, delle consuetudini e dei provvedimenti che regolavano l’attività di organismi politici, come il comune, o di enti pubblici o privati, come le corporazioni o . Il termine designava in particolare le norme deliberate da organi sottoposti a una autorità superiore. Le prime raccolte di tali norme, che comprendevano anche formule di giuramenti di ufficiali e altro materiale, ordinate tutt’al più cronologicamente, vennero poi periodicamente rivedute e riformate, costituendo così un corpo organico: tale processo di fusione e riorganizzazione si generalizzò nell’epoca podestarile (inizio del sec. 13°) e raggiunse il culmine tra il 13° e il 14° sec., allorché furono costituite apposite commissioni di statutari. ●In Età moderna, lo s. è un atto legislativo emanato dal capo di uno Stato monarchico, in cui sono sanciti i principi fondamentali che regolano la struttura e il funzionamento dello Stato e dei suoi organi di governo, i diritti e i doveri dei cittadini: per es. lo S. albertino nel regno sardo (1848), poi divenuto Costituzione del regno d’Italia.